Tribunali soppressi. Di Pangrazio: «Ottimo incontro chiarificatore». Ennesima proroga con annesso “giurin giuretta” da parte del governo
AVEZZANO – Si è concluso nel tardo pomeriggio l’incontro tenutosi a Roma col senatore Rapani, relatore sulla proposta di riforma della geografia giudiziaria italiana, sulla questione dei quattro tribunali abruzzesi soppressi al momento.
Conclusione da tradizione, d’altronde siamo sotto Natale, con l’ennesima proroga di un anno e giuramento solenne del governo che, in questo periodo, si procederà a fare la legge e a rimodulare soppressioni e accorpamenti.
La delegazione abruzzese era composta dal Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, coordinatore del Comitato per la difesa dei quattro tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, con il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, l’assessore Paola Fiorino di Sulmona, il Vicesindaco di Vasto Licia Fioravanti, il Sindaco di Lanciano Paolini, Il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Avezzano, Roberto Di Pietro, il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Sulmona, Luca Tirabassi, il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Lanciano, Antonio Codognone, la Presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto, Maria Sichetti, nonché i parlamentari abruzzesi Guido Liris, Etelwardo Sigismondi e Guerino Testa.
«La proroga di un anno che ci è stata proposta – ha detto Di Pangrazio – nonostante le nostre richieste iniziali l’avessero contemplata di almeno due anni per dare respiro alla burocrazia, diventa però, questa volta, una proroga “funzionale”, nel senso che andrà a coprire il lasso di tempo utile per l’approvazione finale del disegno di legge-delega sulla geografia giudiziaria che recepisce i contenuti prodotti dalla Commissione Giustizia del Senato.
Cambiano l’ottica e la chiave di lettura: l’anno di proroga estenderà la vita dei quattro Tribunali fino all’1 gennaio 2026 e non sarà più connesso ad una situazione emergenziale vissuta dall’Abruzzo».
Ottimista anche il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, e come potrebbe essere diversamente, Massimo Verrecchia: «Il Governo Meloni mantiene la barra dritta sulla volontà di intervenire concretamente sulla tematica della salvaguardia dei nostri tribunali sub provinciali e anche l’incontro odierno, a Roma, è l’ennesima conferma.
Conferma di serietà che all’Abruzzo arriva nitida da una classe politica, di Fratelli d’Italia e del centrodestra, che sulla legalità e sui fondamentali presidi di Giustizia non mollerà la presa fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Un plauso ai nostri parlamentari Sigismondi, Testa e Liris per aver promosso anche l’incontro di oggi, dimostrando affidabilità politica e rappresentativa per la nostra regione».
«Le parole del senatore Ernesto Rapani, relatore in commissione del decreto sulla nuova organizzazione dei tribunali ordinari, hanno assicurato che il governo Meloni ha assunto l’impegno ad una revisione della geografia giudiziaria che porterà avanti nei prossimi mesi con un’apposita legge delega – affermano i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa – .
Centrale nel proficuo confronto – riferiscono – è stato il tema della proroga intesa come funzionale al riesame della geografia giudiziaria, oltre all’altro rilevante aspetto inerente la riapertura delle piante organiche.
Rapani, sul punto, ha ben chiarito come la necessità di integrazione del personale sia assolutamente fisiologico alla “riapertura” dei tribunali e al conseguente potenziamento degli stessi.
L’annunciata presentazione, da parte del governo, di una legge delega ad hoc – evidenziano – consentirà un più veloce riesame della geografia giudiziaria.
Durante il tavolo di lavoro – commentano i tre parlamentari abruzzesi – si è preso atto del grande impulso che in questo primo anno di legislatura, a differenza del passato, la maggioranza sta fornendo alla complessa materia, per giungere a una definitiva soluzione della problematica.
Mantenere informati i rappresentanti del nostro territorio è per noi una priorità e siamo soddisfatti di questo importante incontro che dimostra la grande sinergia tra l’Abruzzo e il Parlamento.
Un personale ringraziamento – concludono – va al collega Rapani che si è reso da subito disponibile e per l’accuratezza delle sue argomentazioni».
Sul nodo personale da reintegrare nei quattro tribunali, si fa appello alla disponibilità dei tribunali provinciali a rimettere in sesto le piante organiche e, nel caso di Avezzano, la palla ripassa a quello dell’Aquila.
D’altronde, lo ricordiamo per chiarezza, la pianta organica del Tribunale di Avezzano, in realtà, non esiste più dal 2015.
Il Comitato, in verità, aveva chiesto una proroga biennale per dare respiro alla burocrazia e risolvere il problema. Ma, a quanto pare, non ce ne sarebbe bisogno e quindi la proroga accordata è stata per un solo anno.