Tutela dell’ambiente a Celano. Baruffa: «Chiarire confini e competenze. Attivare i mezzi di prevenzione e repressione

CELANO – Quattro proposte al Comune di Celano da Vittoriano Baruffa, esponente di Unione Popolare e segretario di Rifondazione Comunista Celano, in tema di ambiente e decoro cittadino.

«Mi ero ripromesso di stare un po’ tranquillo senza pensare a rifiuti, fototrappole, telecamere e soprattutto a tutti quei delinquenti che ogni giorno, incuranti di tutto, deturpano il nostro ambiente.

Da buon marsicano e da buon celanese, però, non mi arrendo facilmente e anche se le parole e le proposte spesso sono volate con il vento, anche perché se non sei consigliere o amministratore nessuno ti prende sul serio, eccomi qui pronto più che mai a rendermi utile.

Vittoriano Baruffa

Da anni ormai, se non erro 7 o giù di lì, insieme a delle amiche e degli amici (posso tranquillamente dire di essere diventati una grande famiglia), organizziamo la Giornata Ecologica.

Da lì oltre a sceglierci un nome che rendesse bene il nostro compito, fino ad allora a Celano era stata organizzata solo qualche giornata sporadicamente, eravamo il primo gruppo Ecologista di Celano e ci è sembrato più che giusto darci da fare per aiutare il nostro ambiente.

Tante le giornate organizzate, tante le segnalazioni fatte, tante le zone bonificate e tanta  la puzza che abbiamo respirato togliendo tonnellate e tonnellate di rifiuti di ogni genere.

Non posso certamente negare di essere stati coadiuvati dal Comune, anche perché rischierei di passare da strumentalizzatore, ma visti i risultati odierni, pensare che il tutto si facesse solo per apparenza, senza pensare a lungo termine proprio come il malcostume all’italiana insegna, beh, come si dice, a pensar male a volte ci si azzecca.

Per carità, meglio fare qualcosa che non fare niente, questo va detto, ma secondo il mio umile parere basterebbe davvero poco per arginare il problema dell'”abbandono dei rifiuti.

Le proposte che in questi anni abbiamo fatto, da semplici cittadini, erano attuabili ed oggi, anche per dare un senso a questo articolo, mi sento di riproporre più che mai visto il continuo nascere di discariche a cielo aperto!

Il Comune di Celano

Proposte che faccio direttamente al consigliere comunale con Delega all’ambiente, Dino Iacutone, a cui va il mio apprezzamento per l’approccio iniziale verso il problema.

Queste le 4 Proposte Operative di Baruffa al Comune di Celano

Dino Iacutone

Ecco spero solo che si continui su questa onda e non ci si fermi alla mera giornata Ecologica una volta l’anno e non si facciano le cose tanto per fare.

  1. Cercare di capire, o meglio chiarire una volta per tutte, la competenza in termini di giurisdizione nelle zone limitrofe e di confine sia con il Comune di Aielli ma soprattutto con quello di Ovindoli, anche perché è lì che vi sono tante zone abbandonate e trasformate in vere discariche a cielo aperto. Zone che si trovano in una vera e propria terra di mezzo dove nessuno, almeno fino ad oggi, si è preso le proprie responsabilità. Un giusto mix di armonia e di lungimiranza porterebbe a vigilare meglio i territori. Conoscendo la serietà dei sindaci dei 2 paesi, ma anche del consigliere Iacutone, sono certo che tutto ciò potrà avvenire in tempi brevi, almeno lo spero.
  2. Cercare di capire chi affitta le case in nero. Lo dico così, senza grandi paroloni, anche perché è questo il grande dilemma. Chi sono gli affittuari di quelle case dove, senza un contratto legale, non vi è ovviamente nessun servizio di raccolta del pattume? È ovvio che chi abita in queste case, spesso molto fatiscenti, si libera dei rifiuti come può. Non biasimo meno tali comportamenti, ci mancherebbe, ma tutto come sempre parte dalla base, sempre e comunque, come dire a buon intenditore poche parole! So che in questi giorni è partito il controllo da parte della Polizia Municipale per riportare il nuovo censimento della popolazione di Celano. Un buon motivo per fare un po’ di pulizia in tutti sensi, anche perché il possidente che affitta si sa che è del posto.
  3. Fare squadra con tutte le associazioni. Da quelle di montagna a quelle di volontariato e, se è possibile, farlo senza preclusioni politiche. Come? Organizzando magari, e non di rado, assemblee  pubbliche, ma anche piccole riunioni più sovente e, cosa più importante, organizzare vere e proprie giornate educative nelle scuole. È lì che i nostri giovani pensano e da lì che devono progettare il proprio futuro e a maggior ragione è da lì che dobbiamo cominciare a preservare il nostro Ambiente.
  4. Dotare le zone a rischio di telecamere fisse. Le Fototrappole, semmai ci sono state, non servono a nulla. Quali sono le zone a rischio abbandono? Direi tutte, noi casomai cominciamo dalle zone parco, dove spesso e volentieri si organizzano dei pic-nic. In questi anni abbiamo spesso sollecitato i Sindaci di Celano ed Aielli a posizionare cassonetti prima dei giorni più caldi, nel vero senso della parola, come a Ferragosto ma anche nel giorno di Pasquetta. L’esito del giorno dopo era molto soddisfacente e quindi la domanda che mi pongo è perché non mettere cassonetti anche durante l’anno. Sia le Gole sia il Parco della chiesetta degli Alpini di Celano, però, sono, come ho detto prima, situate in un territorio di mezzo, di confine e, appunto per questo, la domanda che mi assale è sempre la stessa. Dove arrivano i confini, dove arriva il territorio di Aielli, dove arriva la competenza di Celano? Chi se ne deve occupare?

In attesa di risposte a questi miei quesiti, porterò le mie istanze in privato, come faccio da sempre e come ho fatto anche ultimamente, manifestando, semmai mi si considerasse, la mia piena disponibilità a collaborare. Tante volte sembra che le nostre parole, in questi anni siano andate a vuoto, appunto per questo comincio con esporle prima a mezzo stampa».

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