UilPa sul “Disastro Carceri” in Italia: «Detenuto evade da Livorno. La carenza di personale sta portando il sistema al collasso»

ROMA – Luogo di perdizione e di perdita di tracce. Questo sembra essere diventato il carcere oggi in Italia tra aggressioni, morti ed evasioni.

“Un detenuto di origini campane, 36 anni, è evaso nel primissimo pomeriggio dal reparto ad alta sicurezza della Casa Circondariale di Livorno.

A quanto si apprende, l’uomo, mentre si trovava ai passeggi, avrebbe scavalcato un primo muro agevolato dall’esterno.

Per mancanza di personale, pare che né i passeggi né il muro di cinta fossero stabilmente presidiati. Immediate sono scattate le ricerche da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine, allo stato tuttavia senza esito”.

Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria oramai sfinito a forza di denunciare il collasso nel quale sembra essere ricaduto il mondo dei penitenziari italiani.

“Non sappiamo più come dirlo. Cos’altro deve accadere affinché il Governo prenda compiuta e reale coscienza dell’emergenza penitenziaria in atto, sicuramente senza precedenti almeno negli ultimi 30 anni, e vari un decreto carceri per metterle in sicurezza?

18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, 14mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili, suicidi, omicidi, risse, aggressioni, stupri, devastazioni, evasioni e molto altro ancora.

Le carceri, oggi, non possono neppure mirare a perseguire alcuno degli obiettivi a esse assegnati dalla costituzione e dalle leggi.

Vista anche l’incertezza manifesta del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che annuncia estemporaneamente decreti che poi non vengono discussi dal Consiglio dei Ministri, reputiamo che la premier, Giorgia Meloni, dovrebbe avocare a sé la materia a meno che non l’abbia derubricata nella sua agenda, eventualità sulla quale, peraltro, nutriamo più di qualche sospetto.

Ogni giorno che passa il disastro aumenta. Lo ribadiamo, non c’è più tempo”, conclude De Fazio estremamente critico nei confronti di un Governo dal quale ci si aspettava evidentemente tanto ma dal quale purtroppo si continuano ad avere grosse delusioni.

(A cura di Mauro Nardella)