Ultim’ora Contratto Forze Armate: iniziata la discussione sulla parte normativa
ROMA – Questa mattina è proseguito, in sede tecnica, il negoziato presso il Dipartimento per la Funzione Pubblica propedeutico al rinnovo del CCNL del personale non dirigente delle Forze di Polizia e delle Forze Armate per il triennio 2022-2024.
Stante lo stallo sulla parte economica, rispetto alla quale non si registrano sostanziali passi in avanti attesi gli stanziamenti di gran lunga inadeguati al fabbisogno minimo del comparto e in attesa del chiarimento politico richiesto dalla UILPA PP, si è iniziato a discutere degli aspetti normativi, partendo da quelli a minore impatto economico.
Sulla base delle ipotesi formulate dal DFP, la UILPA PP ha principalmente evidenziato:
Congedo e riposo solidale: si è valutata positivamente l’estensione dell’istituto in favore di coloro che debbano prestare assistenza ai figli, anche non minori, e al coniuge conviventi. Tuttavia, è stato richiesto che se ne preveda espressamente l’ulteriore estensione a tutte le situazioni equiparate al coniugio (unioni civili, convivenze more uxorio, etc.).
Tutela della genitorialità: è stata espressa soddisfazione per l’accoglimento della richiesta più volte reiterata dalla UILPA PP, anche nella precedente tornata contrattuale, circa il riconoscimento dell’esonero dal turno notturno anche nei casi di affidamento condiviso del figlio minore di 12 anni d’età per il genitore collocatario, nei termini del relativo provvedimento.
Congedo parentale: si è manifestata condivisione per l’innalzamento a 12 anni dell’età massima dei figli per fruire del congedo straordinario, nonché del riconoscimento pieno (ai fini della maturazione del congedo ordinario, della tredicesima mensilità e dell’anzianità di servizio) dei periodi di assenza per malattia della prole. Nondimeno, si è ribadita con forza la richiesta di riconoscere alle donne e agli uomini del comparto la possibilità di fruire del congedo parentale su base oraria.
La UILPA PP non ha peraltro mancato di richiamare altri aspetti, anche fra quelli già indicati nella piattaforma rivendicativa presentata, tra cui le principali seguenti necessità:
- Rafforzare le norme di garanzia e per l’interpretazione autentica del CCNL;
- Rimodulare il sistema di relazioni sindacali;
- Prevedere forme di welfare aziendale;
- Regolare la gestione amministrativa dei casi di malattia insorta in servizio;
- Migliorare la disciplina delle assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici (attualmente è richiesta la documentazione della gravità prima di aver effettuato la visita);
- Definire la disciplina dell’organizzazione dell’orario di lavoro in relazione alle attività operative istituzionali (durata massima del turno, intervallo fra un turno e l’altro, pausa, periodo di riposo, etc.);
- Rivedere la disciplina del congedo ordinario e prevedere espressamente la monetizzazione
delle giornate non godute alla cessazione del rapporto di lavoro indipendentemente dalla causa che ne ha impedito la fruizione (come si sta prevedendo per le funzioni centrali); - Rivalutare il buono pasto e prevederne espressamente il riconoscimento anche in tutte le ipotesi di mancato funzionamento temporaneo (e non solo in caso di inesistenza) delle mense;
- Tutelare compiutamente il dirigente sindacale anche dalle discriminazioni e dalle penalizzazioni in servizio e di carriera che derivano dalla mancata nomina in commissioni e gruppi di lavoro;
- Sanare le penalizzazioni nel salario accessorio degli appartenenti alla Polizia penitenziaria rispetto agli altri operatori del comparto.
Occorrerà poi aprire la discussione in tema di introduzione, disciplina e rivalutazione delle indennità, del trattamento economico di missione, ivi compresi i limiti massimi per il rimborso delle spese per i pasti, etc., per il cui finanziamento appaiono indispensabili ulteriori appostamenti economici da parte del Governo in riconoscimento della specificità degli operatori della sicurezza.