Umberto D’Eramo porta Scanno all’International Edremit Photography: il fotografo di Sulmona è uno dei 3 italiani presenti in Turchia
SULMONA – Anche tre italiani di cui un abruzzese tra i 15 fotografi di 9 nazionalità ospiti della prima edizione dell’International Edremit Photography Festival, in corso in questi giorni nella provincia di BalÕkesir, in Turchia, per la sezione “Master photographers”.
È il sulmonese Umberto D’Eramo, chiamato a partecipare dall’Abruzzo con 10 scatti.
E il fotografo ha così optato per i suoi ritratti di Scanno (L’Aquila).
“Ci hanno chiesto di partecipare presentando un portfolio e io ho voluto presentare foto di Scanno. Avrei potuto scegliere Sulmona, con la sua Giostra cavalleresca, o uno dei 100 Paesi che ho visitato (ho fotografato anche l’ultimo cannibale in Papuasia), ma mi affascina Scanno, da oltre 50 anni, con le sue donne in abito tradizionale. Del resto è uno dei paesi più fotografati al mondo”.
Così all’ANSA D’Eramo, nato a Roma nel 1954, che vive e lavora a Sulmona e ha vinto decine di primi premi in competizioni fotografiche internazionali.
Un Festival che si sta svolgendo dal 15 al 29 ottobre, per celebrare i 100 anni della Repubblica di Turchia e che, ad oggi, ha già richiamato oltre 47mila visitatori. Dall’Italia, oltre a D’Eramo, anche Cristina Garzone e Virgilio Bardossi dalla Toscana, e poi tre fotografi dalla Turchia, due dagli Stati Uniti, due dalla Romania, uno da Egitto, Ungheria, Azerbaijan, Sri Lanka e Bosnia-Erzegovina.
“Essendo venuti a conoscenza di queste foto inviate in Turchia, mi hanno chiamato dalla Photographic Society of America (Psa), associazione di fotografi mondiale, la seconda più grande dopo la Federazione internazionale dell’arte fotografica (Fiap), chiedendomi di scrivere un articolo su Scanno che verrà pubblicato insieme alle foto. E così mi ha contattato anche ‘Image sans frontiere’ per la pubblicazione di questi scatti” prosegue D’Eramo che conclude: “Mia intenzione è anche organizzare una mostra a Scanno sulle sue genti. Non solo sul costume scannese”.