Un Cioccolatino Storico. “Il mio nome è Bice, meglio conosciuta come Beatrice”
FIRENZE- Buongiorno carissimi lettori e benvenuti in questa edizione speciale del cioccolatino storico. Oggi, giovedì 25 marzo, in Italia si celebra il Dantedì, ovvero il giorno dedicato al Sommo Poeta, Dante Alighieri: una ricorrenza assai importante quest’anno visto che il 14 settembre ricorreranno i 700 anni della morte di Dante Alighieri.
E per celebrare degnamente questa ricorrenza oggi ci piacerebbe raccontarvi la storia di una delle protagoniste – chiamiamole così, Dante non si offenderà- delle opere del Sommo Poeta: Beatrice. State tranquilli non vi racconteremo la Beatrice che emerge dai scritti di Dante – scommetto che già avete passato i guai con lei durante i vostri studi- ma della Beatrice storica. E qui la domanda sorge spontanea: vi siete mai chiesti chi fosse veramente questa Beatrice?
Purtroppo su Beatrice abbiamo pochissimi documenti storici e questo potrebbe portare alcuni studiosi nel dubitare la reale esistenza della donna stessa. Nonostante ciò, un altro Grande della letteratura italiana, Giovanni Boccaccio nel suo commento alla Divina Commedia afferma che Beatrice è identificabile con donna Bice di Folco Portinari. Ad avvalorare questa tesi del Boccaccio è anche un documento testamentario, datato 1287, firmato da Folco Portinari in cui cita “Beatrice maritata con Simone Dè Bardi”.
Una famiglia importante quella della Bice, suo padre era un ricco banchiere che dalla provincia di Forlì-Cesena si era trasferito a Firenze, proprio a due passi dalla casa di Dante e che fonderà nel 1288 l’ospedale di Santa Maria Nuova ancora attivo. Altro capitolo che merita un accenno è la data di nascita dalla donna: è lo stesso Dante che, nella Vita Nova, ci narra che la donna sia un anno più piccola di lui. Oltre alle notizie che provengono dagli scritti di Dante abbiamo anche in possesso alcuni nuovi documenti d’archivio, ritrovati dallo studioso Domenico Savini, in cui possiamo leggere di come lei e suo marito erano molto attivi anche nel campo economico: ad esempio, in un documento del 1280 Mone d’ Bardi, con beneplacito di sua moglie Bice, cede alcune terreni al fratello.
Viceversa anche la data e la causa della morte di Beatrice restano ancora avvolte dall’incognita: una delle ipotesi plausibili è che Beatrice sia morta a seguito delle complicanze del parto, ma ovviamente, non possiamo dare la cosa per certa. Come non possiamo dare per certo il luogo della sua sepoltura: tradizionalmente la tomba della Bice viene identificata nella chiesa di Santa Margherita de’Cerchi nei pressi delle case dei Portinari e degli Alighieri. Molto più probabile, come ci indica anche il Savini, il luogo della sua sepoltura è situato nella basilica di Santa Croce, nelle vicinanze della Cappella dei Pazzi.
Un Abbraccio Storico