Un Cioccolatino Storico. La Settimana Santa … La storia di Barabba
AVEZZANO – Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti al quarto appuntamento con le storie inerenti alla Settimana Santa.
Oggi vi racconteremo la storia di una figura assai emblematica il cui nome significa “Figlio del Padre” sto parlando di Barabba.Su di lui, oltre le fonti evangeliche, abbiamo pochissime testimonianze che ce ne parlano.
Giuseppe Flavio, ad esempio – uno dei primi storici che parlano di Gesù in ottica storica- non ci parla espressamente del Barabba evangelico bensì afferma di gruppi di ribelli (i zeloti) che imperversarono in quella che oggi noi chiamiamo Terra Santa.
Viceversa Origene (uno dei primi teologi della Storia della Chiesa) chiama l’uomo in questione Gesù Barabbas – Gesù figlio del padre. Si pone come una sorta di alter ego di Gesù, che rivendica la stessa pretesa, in modo però completamente diverso. La scelta è quindi tra un Messia che capeggia una lotta, che promette libertà e il suo proprio regno, e questo misterioso Gesù, che annuncia come via alla vita il perdere se stessi.
E questo ce lo ricorderà anche Papa Benedetto XVI nel suo libro su Gesù di Nazareth.Dando uno sguardo ai vangeli canonici Barabba viene descritto così:
1)“Un Prigioniero famoso” nel vangelo di Matteo (Mt27,16);
2)“Un brigante” nel vangelo di Giovanni (Gv18,40);
3)“Questi [Barabba] era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio” nel vangelo di Luca (Lc23,19);
4)“Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio” nel vangelo di Marco (Mc15,7).
Infine nel Ciclo di Pilato (che già conosciamo) non compare affatto tale figura! Ovviamente la ricerca continua.