|Un Cioccolatino Storico|. “My heart will go on”, storia di un Abruzzese sul Titanic
ATESSA- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti in questo nuovo cioccolatino storico. La storia che oggi vi vogliamo raccontare ci porterà a bordo della “Nave dei Sogni, l’inaffondabile” insomma, avete capito, oggi saliremo sul Titanic. Ma voi ironicamente potreste dire: “già la situazione è quella che è, ora parliamo anche del Titanic?” se ci rivolgete tale domanda, tutti i torti non li avreste. Scherzi a parte, oggi vi racconteremo la storia di un passeggero di Terza Classe nato ad Atessa (CH) che sopravvisse alla tragedia del celebre transatlantico: e questo passeggero si chiamava Luigi Finoli.
Egli aveva 34 anni quando si imbarcò sul Titanic in quel lontano 14 aprile del 1912: ed aveva scelto proprio quel nuovo e tanto pubblicizzato transatlantico per ritornare negli Stati Uniti precisamente a Philadelphia ove lavorava, dopo esser stato in Abruzzo per visitare la sua famiglia. In quella tragedia, resa anche famosa da molte ricostruzioni e pellicole cinematografiche, morirono 1518 passeggeri. Viceversa furono salvati 705 passeggeri tra cui il nostro conterraneo Luigi.
Egli trovò salvezza sulla scialuppa n. 15 e fu proprio lui a darci testimonianza dell’orchestra che suonò fino alla fine. Raccontava che mentre la sua scialuppa si allontanava poté sentire le note di “Nearer, my God, To Thee”. Il nostro Luigi sopravvisse alla tragedia e la potè raccontare per altri anni fino al 21 novembre del 1938 quando morirà all’età di 68 anni nella sua amata Atessa.