Un Cioccolatino Storico. “Quanno se scherza bisogna esse seri” la vera storia del Marchese Onofrio Del Grillo

AVEZZANO-  Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti a secondo appuntamento settimanale con i racconti del Cioccolatino Storico. Il 15 giugno del 1920 a Roma nasceva uno degli attori più amati del panorama cinematografico italiano, Alberto Sordi e per ricordarlo vi racconteremo la vera storia di uno dei suoi personaggi più riusciti, il Marchese del Grillo.

Il (vero) Marchese Onofrio del Grillo

Onofrio del Grillo nacque a Fabriano il 5 maggio del 1714 da Bernardo Giacinto e Maria Virginia Possenti che ebbero, altri due figli dopo di lui Caterina e Giuseppe. Su spinta di suo zio (di nome Berardo, fratello del padre) si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza presso l’università di Urbino ove conseguì la laurea. Rimasto orfano di madre e vista la situazione economica precaria della sua famiglia, gli imposero di trasferirsi a Roma nel palazzo di suo zio ubicato nel quartiere di “Monte Cavallo” (colle del Quirinale tra i Rioni Monti e Trevi).

“Il Marchese del Grillo” (1981) la famosa scena del “io so io e voi…”

Nel 1757 suo zio morì e divenne l’unico erede delle fortune economiche del suo defunto zio! Pensate, divenne uno degli uomini più ricchi di Roma. Successivamente fu anche ammesso nella Corte Pontificia ove svolse anche la funzione di Sediario: il compianto regista Mario Monicelli ce la descrive molto bene la scena del Marchese del Grillo sediario del papa, quando, alla fine del film lo stesso marchese fa traballare la sedia papale e, rispondendo al papa gli rammenta: “Eheh, il mondo è fatto a scale, Santità!” ed il papa risponde “Me farai rompere l’osso del collo, tu” e nuovamente il marchese “embè, morto un papa… se ne fa un altro!”. E qui il colpo di genio del grande attore Paolo Stoppa (che vestiva i panni di Papa Pio VII) che prima di impartire la benedizione fa il gesto delle corna.

“Il Marchese del Grillo” (1981) la mitica scena dei rigatoni con la Pajata

Ma torniamo al nostro buon Marchese. Il titolo glielo conferì papa Benedetto XIV (al secolo Prospero Lambertini) e divenne marchese di Santa Cristina (Gubbio) e conte di Portula (località in provincia di Biella). A differenza del film, il vero Marchese del Grillo ebbe una moglie, tale Faustina Capranica che sposò nel 1757: dalla loro unione nacque una figlia, di nome Maria Virginia che sposerò tale Augusti Scarlatti.

“Il Marchese del Grillo” (1981) la scena del vespasiano

I suoi scherzi e le sue burle epiche si diffusero in tutta la città di Roma, e spesse volte furono anche ben amplificate dal popolino che trovava assai ironico quello strano marchese. Onofrio del Grillo morirà a Fabriano il 6 gennaio del 1773 all’età di 73 anni e fu sepolto nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini a Roma, nella navata destra e nella prima cappella.

Il sepolcro del Marchese Onofrio del Grillo presso la Basilica di San Giovanni Battista dei fiorentini (Roma)

Mario Monicelli, nel 1981 girerà il suo personale “Marchese del Grillo” chiamando il grande Alberto Sordi nel ruolo di Onofrio del Grillo ma ambientandolo in una Roma diversa da quella del reale personaggio storico, la Roma tra l’occupazione napoleonica ed il ritorno del papa. Però, il film è qualcosa di stupendo e mi raccomando.. “Quanno se scherza bisogna esse seri”.

Un abbraccio storico

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