Un Cioccolatino Storico. Storia del colore Azzurro della Nazionale Italiana

AVEZZANO- Carissimi lettori benvenuti al nostro consueto appuntamento con il Cioccolatino Storico; quest’oggi vi racconteremo una storia assai particolare, legata al colore delle divise dei nostri atleti. Beh questi sono giorni assai particolari per lo sport italiano, in particolar modo per il calcio che dopo la pandemia da Covid-19 sta intraprendendo il suo cammino negli europei di calcio. E qui sorge una domanda quasi spontanea: “perché lo sport italiano si identifica con la casacca azzurra?”.

Bene l’azzurro o il blu Savoia era il colore ufficiale della Casa Regnante, i Savoia appunto, che regnò in Italia fino al 1946. Quindi è un colore proprio della monarchia? In parte sì, ma la ragione che spinse la Casa dei Savoia nel scegliere proprio questo colore è legato ad una motivazione prettamente religiosa. L’azzurro o il blu era il colore del mando della Madonna alla quale la dinastia sabauda era assai devota. Ovviamente, anche dopo il 2 giugno del 1946, l’Azzurro delle maglie dei sportivi non fu modificato e tutt’ora splende all’interno del panorama sportivo mondiale.

In foto: La Nazionale di Calcio Italiana nel 1910

Sembrerà quasi scontato, ma la realtà è questa, la prima disciplina sportiva a scendere in campo con la maglia azzurra fu proprio il calcio. Anche se, inizialmente, la prima divisa della nazionale italiana di calcio fu di colore bianco con i polsini tricolori (oggi la maglia bianca è la seconda divisa della nazionale). Tanto è vero che la prima partita d’esordio della Nazionale Italiana di Calcio, in tenuta bianca, fu giocata il 10 maggio del 1910 a Milano presso l’Arena Civica contro la Francia e fu vinta dall’Italia per 6-2. Viceversa, il primo esordio della Nazionale Italiana di Calcio in maglia azzurra avvenne il 6 gennaio 1911 sempre all’interno dell’Arena Civica di Miliano contro l’Ungheria, ma questa volta l’Italia perse (0-1).

In foto: l’atleta italiana Ondina Valla

Ma la maglia azzurra non se la passo bene, anzi.. durante il ventennio fascista, Mussolini inizialmente volle che il fascio littorio fosse affiancato sulla maglia della nazionale. Successivamente, dal 1930 al 1938, lo stesso duce impose che la maglia della nazionale di calcio fosse completamente nera in occasione sia dei mondiali (la nazionale italiana vinse il suo primo mondiale nel 1934) e sia per i Giochi Olimpici.  Nonostante la decisione di Mussolini, nelle Olimpiadi del 1932 a Los Angeles gli atleti italiani si presentarono in maglia azzurra.

In Foto: l’esultanza di Marco Tardelli

Quando il turbine della guerra passò e l’Italia divenne una repubblica il colore azzurro, anche per memoria storica, venne lasciato venne solo eliminato lo stemma sabaudo e sostituito con il tricolore italiano. E sperando di poter pronunciare, per il calcio ma anche per altri sport, quella frase così bella del giornalista italiano Marco Civoli: “Il cielo è azzurro sopra Berlino!”.

Un Abbraccio Storico

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