Un Cioccolatino Storico. Storia di Wallace Hartley, il violinista del Titanic
AVEZZANO- Buongiorno carissimi lettori ma soprattutto benvenuti al consueto appuntamento con i racconti del Cioccolatino Storico. Oggi vi racconteremo una storia particolare che lega amore e morte, musica e coraggio, tragedia e ricordo: insomma, vi parleremo di Wallace Hartley il violinista del Titanic e lo faremo proprio nel giorno dedicato a Santa Cecilia patrona della musica e dei musicisti.
“Signori, vi saluto!”. Questa fu l’ultima frase che Wallace riferì ai suoi colleghi musicisti prima di smettere di suonare (avevano da poco finito di intonare il celebre inno cattolico “Nearer My God To Thee”) per tentare di mettersi in salvo, cosa che purtroppo non accadde.
Ma chi era questo giovane musicista? Wallace Hartley nacque il 2 giugno del 1878 a Colne (in Inghilterra) suo padre Albion direttore del coro della chiesa Bethel Independent Methodist Chapel lo avviò allo studio della musica. Con il passare del tempo, il nostro Wallace si innamorò del violino, grazie ad un suo compagno della parrocchia: e questa sua passione lo portò prima nel suonare all’interno dell’orchestra filarmonica della città di Huddersfield e poi nel complesso comunale di Bridlington.
Fu proprio in questo momento fortunato della sua vita che Wallace incontrò, molto probabilmente nella città di Leeds, Maria Robinson che sarà il suo grande amore. I due si fidanzarono ufficialmente e Maria gli regalò un bellissimo violino (realizzato in Germania nel 1910) su cui fu inciso “Per Wallace, in occasione del nostro fidanzamento, da Maria”.
Mentre i due fidanzati si stavano avviando al matrimonio, a Wallace gli fu proposto un buon lavoro che gli avrebbe permesso di pagare il suo matrimonio con Maria (matrimonio che si sarebbe celebrato nel giugno del 1912) ovvero quello di suonare su un nuovo transatlantico, ovvero il Titanic. Dopo la sua iniziale riluttanza a lasciare la sua fidanzata, Hartley accettò la proposta, sperando di assicurarsi un lavoro futuro con alcuni nuovi contatti prima di tornare per il suo matrimonio nel giugno di quell’anno.
L’orchestra del Titanic era formata da un quintetto e da un trio separati, nonostante né la composizione precisa degli elementi né i luoghi delle esibizioni e il repertorio siano conosciuti con certezza. La presenza dell’orchestra era particolarmente apprezzata dai passeggeri. I musicisti non facevano parte dell’equipaggio della nave e viaggiavano come passeggeri di seconda classe: ma furono proprio loro nel tentare di calmare i passeggeri durante i momenti più concitati della tragedia. Le testimonianze dei sopravvissuti ci riferiscono che l’orchestra intonò musica allegra e canzoni in voga del momento e conclusero la loro esibizione con l’inno cattolico “Nearer, My God, to Thee”.
Degli otto membri che formavano l’orchestra del Titanic solo i corpi di tre di loro furono recuperati, tra cui proprio quello del nostro Wallace che stringeva tra le braccia il suo amato violino. Il funerale del violinista del Titanic fu celebrato nel maggio del medesimo anno e vi partecipò moltissima gente.
E il violino? Dopo tre mesi dalla tragedia fu riconsegnato tra le braccia amorevoli di Maria (che morì nel 1939). Per molti anni si è pensato che tale cimelio fosse un falso, nel 2013 dopo anni di studi è stato finalmente dichiarato autentico.
Un Abbraccio Storico