Un Cioccolatino Storico. Verso la Settimana Santa…La storia della Veronica
AVEZZANO- Buongiorno carissimi lettori, ma soprattutto benvenuti a questo secondo appuntamento con i Cioccolatini Storici dedicati ai personaggi della Passione di Cristo. Oggi vi racconteremo la storia di una protagonista femminile di questo grande evento che è la Passione di Gesù.
Ma chi era questa Veronica? Se un pochino sfogliamo i nostri ricordi da catechismo (oppure quelli cinematografici) subito ci salta in mente il suo atto di porgere un panno al Cristo sofferente, e proprio su quel panno si impresse l’immagine del Signore sofferente.
Incredibilmente nei quattro vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca e Giovanni così, per chi se li fosse dimenticati) il nome di Veronica non compare mai. Viceversa, la prima citazione di questo nome l’abbiamo nel testo apocrifo che prende il nome di “Atti di Pietro” nella parte in cui si racconta la morte di Pilato. Ecco due esempi:
1:
“Venne poi una donna di nome Veronica, e gli disse: “Tra la folla, io toccai un lembo del suo vestito, perché da dodici anni soffrivo di un flusso di sangue, e subito mi guarì” (22)
2:
“Volusiano e la Veronica a Roma. Dopo di questo fece radunare una squadra di navi e si imbarcò con un esercito di soldati, con Pilato, con la donna di nome Veronica, detta pure Basilla, e l’immagine di Gesù Cristo, diretti alla città di Roma ove giunsero tutti insieme dopo nove mesi (11)”
Forse il primo esempio ci è più familiare: è l’episodio dell’emoroissa che troviamo in Marco (5,25-34), Matteo (9,20-22) e Luca (8,43-48). Ma ora andiamo oltre. Lo storico Eusebio di Cesara ci racconta – nel settimo libro della “Storia Ecclesiastica”- che l’emoroissa era originaria di Cesarea di Filippo e che all’ingresso della sua casa, su una pietra elevata, si trovava raffigurata in rilievo l’immagine di bronzo di una donna in ginocchio con le mani tese in atteggiamento di preghiera e, di fronte, quella di un uomo avvolto in un mantello con la mano tesa verso di lei. Ai piedi di quell’effigie, sulla stessa pietra, cresceva una singolare specie di pianta associata a proprietà terapeutiche.
Secondo alcune tradizioni la Veronica votò la sua vita nel diffondere la Parola di Dio in tutto l’Impero Romano (in particolar modo in Gallia). A tal proposito ci viene in aiuto il versetto 26 degli Atti di Pilato in cui possiamo leggere: “Allora la donna Veronica, per amore di Cristo, abbandonò tutto quanto possedeva e seguì Volusiano”.
Infine, dal XV secolo la Veronica è venerata come una delle pie donne che seguirono la crocifissione di Gesù. A Santa Veronica è dedicata la sesta stazione della Via Crucis.
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