Un cucciolo di Amarena si sposta verso il Parco. Un avvistamento lo confermerebbe. Necessario rendergli più facile e sicura l’alimentazione
AVEZZANO – La ricerca dei due cuccioli orfani dell’Orsa Amarena, uccisa nella notte fra il 31 agosto e l’1 settembre scorsi con una fucilata da Andrea Leombruni a San Benedetto dei Marsi, si sposta su due diversi piani.
Un paio di avvistamenti, infatti, confermerebbero che i due orsacchiotti di appena 8 mesi si sarebbero separati. E la buona notizia è che questi avvistamenti proverrebbero dall’interno del “territorio protetto”.
Ma ora si tratta di capire se la sequenza degli avvistamenti di singoli orsacchiotti riconducano allo stesso esemplare oppure ai due individui.
E questo può avvenire solo in coincidenza di osservazioni (stessa ora da zone diverse) oppure con intervallo limitato di tempo, ma in territori relativamente distanti tra loro.
Ovviamente, un accertamento che diventa di vitale importanza per quanto concerne il prosieguo dell’attività di ricerca che porterebbe anche a scongiurare una stressante cattura.
Se mamma Amarena ha insegnato bene ai cuccioli la strada del rientro tra i monti più sicuri del Parco, sarà possibile tirare un bel sospiro di sollievo, nonostante la grande tragedia della perdita della magnifica orsa.
Ora e luogo degli avvistamenti restano, ovviamente, celati per poter attuare tutti gli accorgimenti possibili per alleviare le difficoltà degli orsacchiotti.
In primis, magari, dislocare nelle aree frequentate dai due cuccioli con la madre, frutta e altri prodotti selvatici e naturali, che da una parte favoriscano l’alimentazione autonoma da parte dei due orsetti, e dall’altra ne limiti gli spostamenti che, soprattutto di questo periodo, potrebbero risultare pericolosi.