Un maxi scarico di rifiuti dietro la stazione ferroviaria di Avezzano
AVEZZANO – Siamo dietro la stazione, in un area che fronteggia la Via Cassinelli, un’area sulla quale forse dovevano essere realizzati dei fabbricati e che è recintata forse da più di 10 anni.
C’è anche una grande gru a braccio e vicino c’è un complesso immobiliare separato solo da una recinzione provvisionale e con uno sbalzo alquanto pericoloso.
Ebbene, questo sito serve a quanto pare, e le immagini lo dimostrano, come deposito temporaneo, o sito di stoccaggio provvisorio a cielo aperto di rifiuti da demolizioni.
Si vedono chiaramente nelle immagini, a parte il camioncino in scaricamento, elementi lignei, segmenti di tubazioni in plastica ed altro materiale di risulta abbandonati in mucchi più o meno distribuiti.
Essi si trovano per lo più in vicinanza del confine dell’area edificata che, come si vede in una delle immagini, sorge di fronte al centro commerciale ex-Saila.
L’area avrebbe dovuto essere di un cantiere per grande edificazione, ma i possibili lavori son fermi da lunghissimo tempo.
Le domande di Espressione24
Dal momento che:
- l’area non presenta le caratteristiche di un sito autorizzato allo scopo;
- non è predisposta per il trattamento temporaneo di rifiuti da demolizione;
- che l’area è verde per la presenza di vegetazione;
- i rifiuti sono apposti alla rinfusa
ci si chiede chi debba controllare queste cose e perché non venga fatto o non sia stato fatto sinora, consentendo che avvengano gli scarichi descritti.
Viceversa, nel caso che esista una qualche autorizzazione, chi controlla che l’area sia gestita in sicurezza, cosa che non appare di certo?
Le immagini sono eloquenti e, tra l’altro c’è pure un cartello che avverte dell’esistenza degli scavi e che di fatto ed in buona sostanza vieta l’accesso e vieta lo scarico…
Molti dei residenti si sono detti sconcertati per il fatto e in particolare E.D. ha detto: “Ho visto spesso, negli ultimi tempi, dei camioncini che vengono a portare qui sotto materiali vari!”.
“In realtà, arrivano dalla stradina che è sotto le nostre finestre e da dove si accede ai nostri garage…” ha fatto eco G.E., un altro residente.
Così dobbiamo ancora una volta chiederci: ma chi vigila veramente sulla Città?