Un milione e mezzo per il Pronto Soccorso di Chieti. In Marsica invece ticket arretrati da pagare, mancanza di personale e apparecchiature obsolete

Ospedale di Avezzano

AVEZZANO – Essere figli di un dio minore.

Questa è la sensazione dei tanti utenti marsicani non appena varcata la soglia dell’ospedale di Avezzano.

Inutili i proclami di un ospedale nuovo: quello che serve, qui ed ora, è una ristrutturazione generale di tutto il presidio, macchinari nuovi e soprattutto assunzioni immediate per potenziare il personale medico ed infermieristico per far fronte alle lunghissime liste di attesa, sia nel Pronto Soccorso che nella programmazione delle visite mediche specialistiche.

E anche se è in programma un concorso per primari, vorremmo sommessamente far notare che i generali senza truppe non hanno molto margine di azione.

Confidiamo nei vari parlamentari e sottosegretari abruzzesi di maggioranza della nuova legislatura ma, a giudicare da alcuni recenti avvenimenti, non c’è molto da ben sperare.

Ad ogni buon conto riportiamo la notizia principale così come pubblicata dall’Ansa: trovate le differenze. 

“Investimento da 1 milione e mezzo di euro e 12 mesi di lavori per un Pronto Soccorso totalmente rinnovato.

L’ospedale di Chieti si prepara a un nuovo intervento di riqualificazione con il progetto, appena approvato dalla Direzione Asl Lanciano Vasto Chieti, che prevede opere murarie e impiantistiche per realizzare una nuova camera calda e percorsi dedicati e di collegamento tra spazi attualmente senza connessione.

L’intervento mira a ottimizzare le aree di accesso e manovra delle ambulanze al livello 4, con redistribuzione degli spazi esistenti di accesso al Pronto Soccorso.

Si rende necessario realizzare una sala d’attesa più fruibile e collegare, con la costruzione di un ponte e due piccole torri, unità operative che ora non dispongono di vie di comunicazione dirette.
La nuova realizzazione accorcerà la distanza tra Pronto Soccorso e Palazzina M, con reparti di importanza primaria quali Rianimazione e Dipartimento Cuore, di interesse anche delle Malattie Infettive, collocate nel corpo L.
L’intervento, che rappresenta l’ultima fase di un progetto di riqualificazione già avviato, sarà finanziato con una parte residua di fondi Covid e con risorse attinte dal bilancio Asl.

I lavori, che avranno inizio appena conclusa la gara d’appalto gestita dall’Aric, prevedono la demolizione del corpo di fabbrica adibito a camera calda e la ricostruzione di uno nuovo con caratteristiche funzionale migliori rispetto all’attuale.

La costruzione sarà destinata in parte a camera calda con sala d’attesa;

in quella restante saranno installati 2 impianti montaletti e relativo corridoio di collegamento ai livelli 4,5,6 che permetterà l’accesso al livello 7 dove è presente il ponte di collegamento tra il Corpo L e il presidio ospedaliero.

Il progetto esecutivo è stato condiviso e approvato anche dal Direttore del Pronto Soccorso Emmanuele Tafuri, che lo ha valutato nel corso di un vertice tecnico con il Direttore Generale della Asl Thomas Schael e Filippo Manci, che dirige il settore degli investimenti e patrimonio.

I lavori saranno divisi in due fasi, ciascuna di 6 mesi: realizzazione della nuova camera calda e a seguire i collegamenti con gli altri corpi dell’ospedale”.

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