Un ponte rosso a Pescara
Pescara – “Poi c’era la sua rabbia e un coltelloe il sangue rosso come una cameliaintorno a me per terra s’allargava.”
Il Ponte Flaiano a Pescara, sarà illuminato di rosso dal 23 fino al 25 novembre, giorno in cui si commemora la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
L’iniziativa è da ascrivere all’impegno dell’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pescara, Nicoletta Di Nisio, unitamente ai Presidenti delle commissioni comunali Maria Luigia Montopolino delle Pari Opportunità e Maria Rita Carota delle Politiche Sociali.Non c’è volontà di celebrazione però, o non c’è solo quella; l’Assessore ha infatti dichiarato che il progetto deve esser letto come la chiara volontà di rinnovare “l’impegno verso una costante sensibilizzazione al tema del contrasto e prevenzione della violenza sulle donne combattendo ad ogni livello – anche salariale – la disuguaglianza nei rapporti tra uomini e donne”. Senza accettazione, senza rassegnazione si continua a parlare e ad illuminare la condanna senza possibilità di appello delle innumerevoli violenze condotte sul corpo e sulla mente delle donne.
La giornata fu istituita nell’Assemblea Generale dell’ONU nel dicembre 1999 con la risoluzione 54/134 del 17 novembre dello stesso anno; la “scusa”, se mai cene fosse stato bisogno, fu legata ad un orribile episodio accaduto alle tre sorelle Mirabal, nella Repubblica Dominicana che furono brutalmente assassinate dopo esser state stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate da agenti governativi che simularono un incidente buttando la macchina giù da un dirupo.
A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
Sei un granello di colpa
Anche agli occhi di Dio
Malgrado le tue sante guerre
Per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere, poi ti volgi e ancora i tuoi figli,poi ti volti e non sai ancora cosa dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
Alda Merlini