Un viaggio nella memoria con Fiorella Mannoia al Concerto di Natale di Avezzano

Intensa, drammatica ma anche divertente ed ironica.

In poche parole un’artista a tutto tondo, Fiorella Mannoia, che ieri sera ha affascinato la numerosa platea presente nella Cattedrale dei Marsi al secondo appuntamento del Concerto di Natale 2022.

Dopo lo spettacolo di Ermal Meta, si chiude alla grande il tradizionale evento natalizio, istituzionalizzato dalla Città di Avezzano e magistralmente organizzato da Harmonia Novissima sotto la direzione artistica del M° Massimo Coccia.

Il concerto di ieri, presentato da Gianmarco Foderaro, che aveva registrato già il tutto esaurito da giorni, ha segnato il ritorno di Fiorella Mannoia, dopo dieci anni, in una città a cui lei tiene particolarmente come lei stessa ha dichiarato: «Da molti anni sono legata ad Avezzano e ringrazio molto tutta la città per avermi voluto nuovamente sul palco del Concerto di Natale, per un’edizione importante in cui tornerà ad esserci pubblico in presenza».

Ad inaugurare la serata il Sindaco Giovanni Di Pangrazio che ha portato i saluti della città e il Vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro che ha ricordato la valenza benefica delle esibizioni di quest’anno e i meno fortunati.

Poi, spente le luci, a parlare è stata la musica con il suo linguaggio universale.

Ad avvolgere in un’atmosfera da grande spettacolo è stato il grandissimo Danilo Rea che ha incantato gli spettatori con una mirabile introduzione al pianoforte.

Quindi è entrata in scena la “Regina” indiscussa della musica italiana, con il suo carisma, la sua semplicità, la sua capacità di portare il pubblico nel suo straordinario viaggio musicale.

Un viaggio caratterizzato dall’esecuzione di alcuni suoi pezzi noti, come “Oh che sarà” e “Come Si Cambia”.

E siccome in un viaggio si portano sempre gli amici, la Mannoia ha voluto con sé, ad Avezzano, i grandissimi Maestri recentemente scomparsi come Franco Battiato, Lucio Dalla e Pino Daniele, eseguendo dei brani-tributo.

E poi altri suoi cavalli di battaglia, scritti da altre star della musica italiana, come la magica “Sally” di Vasco Rossi, o “C’è Tempo” di Ivano Fossati.

Nel “discorso della memoria”, l’artista ha voluto ricordare e omaggiare anche gli “Angeli del Velino”, Valeria, Tonino, Gianmauro e Gianmarco, i quattro escursionisti vittime dell’immensa tragedia in montagna. A loro ha voluto dedicare una toccante esecuzione di “Sempre e per Sempre” di Francesco De Gregori.

Quindi ancora altra grande musica con pezzi di Lucio Battisti, Enzo Jannacci, Paolo Conte oltre al suo brano dello scorso Sanremo “Che sia benedetta”.

Chiusura con un classico della Mannoia, che ha invitato il pubblico a cantare con lei, l’immancabile “Quello che le donne non dicono”, ma che lei, invece, non smette mai di dire.