Val di Sangro. Ci siamo, oggi si riparte. Rientrano i primi operai nello stabilimento della Sevel
A cosa devono sottoporsi i dipendenti che oggi rientreranno negli stabilimenti della Val di Sangro?
Si riavviano i motori della Sevel, una lenta e progressiva accensione delle catene di montaggio che, però, è strettamente legato alle procedure di sicurezza per i dipendenti dell’impianto.
Saranno 6 mila gli operai che torneranno a lavorare alla Sevel di Val di Sangro, dove viene fabbricato il veicolo commerciale Ducato.
“È positivo il ritorno alla normalità in modo progressivo e con i necessari interventi sulle postazioni di lavoro per tutelare la salute di lavoratrici e lavoratori. Continueremo a monitorare la situazione, ma uno strumento certamente utile per gestire la ripartenza è il protocollo specifico che abbiamo siglato nei giorni scorsi con l’azienda”, commenta Luigi Paone, segretario generale della Uilm Torino.
Rigidi controlli all’entrata e protocolli di sicurezza all’interno, dopo la chiusura per la pandemia di Covid 19
É richiesto di entrare nel complesso uno alla volta, da un unico ingresso, superando un “filtro”: una tensostruttura dove viene controllata la temperatura corporea con una telecamera termica e con il termo-scanner: chi ha più di 37,5° viene sottoposto a un secondo controllo in un apposito gazebo e, se necessario, mandato a casa. Per tutti gli altri, invece, c’è un kit per ridurre ulteriormente il rischio di contagio, composto con due mascherine, guanti monouso e una brochure con le regole sulla sicurezza.