Val di Sangro. Lunedì 27 aprile riparte la Sevel, dubbi sui trasporti per i lavoratori.
Ma TUA è pronta. L’Azienda del trasporto unico regionale risponde con un’ App.
Val di Sangro. Secondo la Fiom Cgil sarebbe stato opportuno attendere il 4 maggio per la ripartenza: “Il 20% degli operai di Sevel proviene dal Molise” dice Alfredo Fegatelli, segretario interregionale Abruzzo-Molise.
Ma la Sevel è decisa a ripartire: lunedì 27 Aprile si riaprono le porte della grande Azienda abruzzese ma con l’ organico ridotto, per rispettare le distanze di sicurezza imposte dalle norme di contrasto al contagio del coronavirus. Dopotutto nell’ incontro in Regione a L’Aquila per coordinare la ripartenza delle imprese, è stato deciso che sarà proprio l’impresa della Val di Sangro a ricominciare da lunedì 27.
Con l’accensione delle macchine in Sevel però, torneranno a muoversi migliaia di persone in Val di Sangro e questo fa sorgere dubbi e perplessità logistiche e sul rischio contagi.
Gli operai utilizzeranno auto private e trasporto pubblico. Anche il Tpl (trasporto pubblico locale) è pronto: i mezzi viaggeranno con un terzo dei passeggeri consentiti, per permettere il giusto distanziamento tra gli utenti.
E per il segretario regionale Uil trasporti Giuseppe Murinni, “questa potrebbe essere l’occasione per rimettere al centro del dibattito il settore del trasporto pubblico”.
A tal proposito, TUA, l’azienda del trasporto unico regionale, anticipa il piano redatto alla luce dell’emergenza Coronavirus in Abruzzo.
TUA, infatti, ha avviato un processo di ulteriore digitalizzazione che consisterà in ingenti investimenti informatici quali:
• il potenziamento dell’app “TUAbruzzo”, con informazione in tempo reale della disponibilità dei posti a bordo dei mezzi;
• l’introduzione della prenotazione/richiesta a chiamata (ove possibile) per tutto il trasporto abruzzese gestito.
Mentre sull’argomento trasporti per riapertira della Sevel, Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-SE e Marco Fars. Segretario regionale PRC-SE Abruzzo, avevano sostenuto:
Non ci risulta che siano state garantite forme di trasporto in sicurezza. Generare una mobilità così ampia senza un piano e in una fase ancora enormemente delicata rispetto alla diffusione del virus è una follia.
Attacca così Rifondazione comunista la scelta di Fca di riavviare le attività in Sevel il prossimo 27 aprile, come annunciato ieri ai sindacati e come ufficializzato oggi, dopo l’ok della Prefettura di Chieti.
Prc non ci sta e contesta il riavvio, che avviene troppo presto e non dopo aver valutato tutti gli aspetti.
Proteste a parte, i cancelli riapriranno lunedì prossimo, col secondo turno, dopo lo stop dovuto all’emergenza coronavirus.
“Almeno il 65% dei 6mila dipendenti, senza considerare l’ampio indotto, è pendolare, con percorrenze importanti e provenienza da una vastissima area che interessa decine di comuni, su più regioni, come Molise e Puglia”,
Tuona Rifondazione che evidenzia che finora “non state garantite forme di trasporto pubblico idonee“.
Ma TUA risponde che sono già state adottate misure di natura organizzativa e operativa, e altre sono al vaglio della direzione aziendale. Anche al fine di minimizzare i rischi per i circa 1400 lavoratori TUA.
Tra i provvedimenti che riguardano anche il personale amministrativo e tecnico, per esempio, figurano proprio la digitalizzazione dei servizi offerti all’utenza, per rendere più sicuro il trasporto locale in questa fase di emergenza sanitaria per il Covid 19.
Sarà un’ App a verificare la disponibilità dei posti sui mezzi in tempo reale, consentendone anche la prenotazione, con un servizio simile a quello del taxi.