Via Papacqua: discarica a cielo aperto
Avezzano – Neanche il Covid è riuscito a fermare l’inciviltà umana, l’avevamo già detto. Ma questo scenario è davvero aberrante.
Tutti noi ci siamo abituati, chi più facilmente chi meno, alla raccolta differenziata; ci serve, il mondo non regge più il nostro inquinamento e (finalmente) nel XXI secolo abbiamo capito che dobbiamo andare incontro al pianeta, invece di affogarlo nel nostro pattume. Ma a quanto pare, ad un bel gruppo di “cittadini” questo discorso non sembra aver attecchito.
Infatti, con la riapertura delle case in quarantena, mentre molti cercavano di tornare ad un normale consesso civile, taluni hanno deciso di ridedicarsi come prima e più di prima all’inciviltà senza limiti. Vittima questa volta una via silenziosa, decisamente non un punto di aggregazione, e per questo abbastanza ignorata.
Infatti, per situazioni di zone più note di Avezzano, le (giuste) proteste non tardano a farsi sentire. Ma se un secchio stracolmo che fa cadere rifiuti a terra suscita (ripetiamo giustamente), quello che succede nei meandri della zona di Caruscino dovrebbe fare molto rumore, e magari richiedere un intervento di chi se ne può occupare.
Le condizioni dei fossati a lato di via Papacqua sono terribili: rifiuti di ogni genere (finanche un water) che stanno a bordo strada a fermentare in un fosso, per la salubrità dei terreni circostanti. Terreni coltivati da privati che rischiano di vedere quello che poi portano a tavola condito con una bella dose di rifiuti tossici, che sotto il sole stanno marcendo in maniera incredibile. Non è possibile purtroppo riportare l’odore di questa mattina, quando sono state fatte le foto, ma crediamo che le immagini possano bastare:
Denunciamo pubblicamente questa situazione a discreto rischio ambientale, nella speranza che il Commissario Passerotti, attraverso Tekneko o altri mezzi comunali, possa porre rimedio a questo scempio, e mettere una pezza all’indecenza di alcuni cittadini.