Villavallelonga rinnova la tradizione della festa in omaggio alla Madonna della Lanna
VILLAVALLELONGA – Nel passato, l’economia di Villavallelonga era soprattutto di tipo pastorale e come molti pastori abruzzesi, all’inizio dell’autunno, anche quelli di questo suggestivo paese marsicano, attraversando i tratturi, portavano le greggi nei pascoli pugliesi di Orta Nuova, in provincia di Foggia.
Qui, giunti al santuario dell’Incoronata, erano soliti fare tre giri intorno alla chiesa in segno di ringraziamento alla Madonna per la buona riuscita del viaggio e dei pericoli scampati.
Quando tornavano nella loro terra, i pastori ringraziavano di nuovo la Vergine nella chiesetta a Lei dedicata, posta a circa 5 chilometri dal paese: la Madonna della Lanna.
Nel libro “Storia di Villavallelonga” di Leucio Palozzi, viene narrata come è nata questa profonda devozione che gli abitanti hanno per Lei:
«A cinque chilometri dal paese, in mezzo ai monti, si trova la Chiesetta della Madonna Della Lanna, così denominata per essere apparsa nel luogo dove è stata edificata la sua chiesa ed esattamente sopra una vegetazione chiamata Lanna (acer pseudo-platanus), che dà anche il nome alla contrada circostante.
Nell’interno, un altare è incorniciato da una pittura che raffigura la Vergine, con Gesù Bambino in braccio, mentre viene incoronata da due Angeli al cospetto di S. Carlo e S. Sebastiano.
Un antico racconto del luogo attribuisce agli abitanti di Campoli il tentativo di impadronirsi di questa Madonna, ma, per quante volte abbiano provato, in ogni occasione sono stati respinti dal popolo di Villa.
Un’iscrizione sul prospetto della Chiesa dice:
“Fermati passegger, la testa china.
Qui sta la Madre tua nostra Regina.
Liberatrice d’ogni nostro danno.
Detta da noi Maria della Lanna.
Direte un Ave con contrito cuore.
Alla Madre del nostro Redentore“.
Anche se ora l’economia del paese è cambiata, la devozione è rimasta la stessa e come da tradizione, l’ultimo sabato di aprile, nel pomeriggio, ci si reca a piedi al santuario recitando preghiere e facendo cinque soste durante il tragitto.
Una volta giunti, si assiste alla celebrazione della Santa Messa e si fa ritorno al paese.
Il mattino del giorno successivo, domenica, gli abitanti di Villa si recano nel piazzale antistante la chiesetta per assistere alla Santa Messa.
In seguito consumano il pranzo che ognuno ha portato con sé nei prati circostanti, come una sorta di “picnic di famiglia”.
I piatti tipici che non possono mancare sono la frittata con salsiccia, pezzetti di carne di maiale o la cosiddetta coratella, mangiati con la pizza che si prepara in occasione della Pasqua.
Ma questa bellissima festività è segnata anche da un’eccezionale coincidenza: Giovanni Paolo II fu beatificato il 1° maggio del 2011, proprio in ricorrenza della festa della Madonna della Lanna dove il papa, in due occasioni diverse a fine ottobre del 1995, si recò privatamente in contemplazione presso la piccola chiesetta sul sentiero di partenza per i “Prati d’Angro”.
Papa Wojtyla, infatti, adorava questi luoghi il cui scenario montano gli ricordava i più familiari Tatra, al confine tra Polonia e Slovacchia.
In occasione di una delle due visite private, ad alcuni residenti di Villavallelonga che stazionavano nei pressi della chiesetta, donò il rosario con perle bianche, crocefisso ed emblema vaticano.
E proprio per ricordare in maniera indelebile quei momenti, come già raccontato in un precedente articolo dal nostro Americo Tangredi il 25 aprile scorso, il Sindaco Leonardo Lippa ha inaugurato una statua in suo onore, istallata nella stupenda zona dei Prati d’Angro tanto amata da Wojtyla.