Violenze nel carcere di Sulmona. Il detenuto trasferito in altro carcere. Nardella (Uil-Pa): «Più attenzione nell’assegnare soggetti problematici»

SULMONA – Sarebbe stato trasferito, nei giorni scorsi, in un altro carcere, il detenuto che, nelle scorse settimane, si sarebbe reso protagonista di episodi violenti nel penitenziario di Sulmona.

A renderlo noto è il segretario generale territoriale Uil-Pa Polizia penitenziaria e segretario organizzativo Uil-Pa, Mauro Nardella.

Il Carcere di Sulmona

Una decisione, stando a quanto scrive Nardella, arrivata con troppo ritardi, ma che, soprattutto, si doveva evitare cercando, da parte dell’Amministrazione penitenziaria, di avere più accortezza nell’assegnare detenuti problematici.

Quello di Sulmona, secondo Nardella, con un solo psichiatra di turno, non è in grado di gestire e tenere sotto controllo soggetti con tali caratteristiche.

Questa la dichiarazione diffusa dallo stesso Segretario Uil-Pa Polizia Penitenziaria, Mauro Nardella.

«Lo diciamo solo ora ma lo abbiamo fatto, visto che si trattava di un collaboratore, per motivi di sicurezza ed opportunità: il detenuto che nelle ultime settimane ha gettato nello scompiglio l’intero carcere di Sulmona è stato trasferito.

Mauro Nardella Segretario Uil-Pa Polizia Penitenziaria

Ovviamente trattandosi di un detenuto sottoposto ad un speciale trattamento di protezione non diremo mai dove sia stato portato.

Tuttavia quello che ci auguriamo è che la struttura che da ora in poi lo gestirà sia molto più specializzata di quella peligna nel trattare soggetti non in linea con i normali parametri psichiatrici.

Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria bene ha fatto ad accogliere il nostro grido d’allarme.

Con una decisione del genere si statuisce l’incompetenza da parte del Carcere di Sulmona ad ospitare reclusi affetti da patologie psichiatriche.

L’auspicio è che da ora in poi la Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento, nell’assegnare persone recluse al Penitenziario di Piazzale Vittime del Dovere, si ricordi del fatto che una rondine non fa primavera ( il riferimento alla presenza in quello che definiscono presidio  di un solo psichiatra non è per niente casuale)».

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