Visite Inps paralizzate. Nardella (Uil-Pa Abruzzo): «Invalidi non più umiliati? Dal ministro voglio fatti non parole. A Sulmona commissioni ferme da mesi»
SULMONA – Visite di verifica e controllo per gli invalidi, Commissioni Inps ferme da settimane e questo nonostante l’impegno governativo ad eliminare questa prassi.
A lamentare il problema, che affligge una delle categorie più fragili della popolazione, e che in Abruzzo è particolarmente sentito, è Mauro Nardella, della segreteria provinciale della Il-Pa.
«Non più tardi di 10 giorni fa, il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli – dice Nardella – aveva detto basta alle visite di rivedibilità per l’invalidità civile.
“….Dopo un anno, due anni, tre anni, spesso le persone anche con una disabilità accertata si devono presentare nuovamente davanti alla Commissione. Ciò non è ammissibile, ma umiliante per le persone e le famiglie e questa disposizione verrà cancellata”….
Queste sono state le parole del rappresentante governativo che mai come in questo caso sono così condivisibili.
Tuttavia, mi sento di invitare il ministro, soprattutto quando a dover essere annoverata è l’incapacità finanche di farla la visita di revisione o di verifica, ad informarsi circa lo stato di pressoché inattività nel quale versa oggi l’apparato medico legale dell’Inps e dettato dalla mancanza di addetti e chissà accelerarne l’iter – si mostra critico il componente della segreteria provinciale e consigliere regionale della UIL Pubblica Amministrazione Abruzzo Mauro Nardella -.
Mi sono recato personalmente, e per ben 5 volte, nella sede dell’Inps di Sulmona onde capire meglio il motivo per cui da moltissimi mesi le commissioni deputate a decidere in merito non si riuniscono più.
La risposta è stata sempre la stessa: “Non ci sono medici” – racconta il dirigente sindacale -. Non abbiamo motivo di ritenere non credibili gli addetti ai lavori della sede Inps ovidiana ma su questo punto vorremmo tanto capire direttamente per il tramite del ministro se non è umiliazione questa!
Mi è stato riferito proprio dagli addetti dell’Inps di Sulmona che, in tempi non sospetti – precisa il rappresentante della Uil -, le “latitanti” commissioni si riunivano addirittura due volte a settimana.
Oggi devono pregare Iddio per ottenere una risposta in merito alla possibilità di fissare una data certa, ovvero la capacità di dare una risposta ai diversi portatori di disabilità da tempo in attesa di essere giudicati.
Riteniamo che questo stato di cose vada in controtendenza rispetto a quanto auspicato dal ministro al quale, quindi, rivolgiamo l’invito a prendersene cura – continua Nardella -e a risolverla la spinosa questione se non vuole che le parole da ella dette, che ripeto mi sento di condividere pienamente, se le porti via il vento.
In questo momento sarebbe stata più che mai utile la figura del Garante sui diritti delle persone con disabilità.
Tra le altre cose anche su questo mi sento di condividere i propositi del ministro che in merito a ciò ha così detto: “introduciamo anche la figura del Garante nazionale sui diritti delle persone con disabilità e anche l’accessibilità delle pubbliche amministrazioni… Voglio incidere direttamente sulla sburocratizzazione e la semplificazione eliminando le visite ripetute di rivedibilità”.
Parole alle quali, però, ci auguriamo seguano fatti. Insomma, il ministro faccia pure ciò che ha in mente di fare (in tal caso sarà da me benedetta) ma lo faccia subito. Magari partendo dal fare arruolare il numero giusto di personale deputato a garantire che ciò accada.
Di mezzo c’è la dignità di persone che, lo voglio ricordare – conclude Mauro Nardella -, hanno la sola colpa di essere stati molto più sfortunati di molte altre, ministro compreso».