Vito Taccone: biografia inedita di un vero Marso
AVEZZANO – Si terrà sabato 26 febbraio alle ore 18 nella sala conferenze della Biblioteca Nicola Irti di Avezzano, la prima presentazione ufficiale del libro biografico sull’indimenticato campione avezzanese “Vito Taccone. Il Camoscio d’Abruzzo” del giornalista Federico Falcone e edito da Radici Edizioni di Gianluca Salustri.
L’incontro sarà moderato da Roberto Raschiatore e, oltre all’autore e all’editore, saranno presenti anche Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei giornalisti e il figlio di Vito, Cristiano Taccone.
L’appuntamento segue la conferenza stampa di presentazione alla Regione Abruzzo che si è svolta presso la sala della Giunta regionale di Palazzo Silone all’Aquila, dove hanno partecipato l’assessore regionale allo Sport e i delegati regionali di Coni, Federciclismo, Sport e Salute, oltre a numerosi ospiti e giornalisti.
“Scriviam la nostra storia usando biciclette,
Inseguendo la memoria su strade molto strette,
Su per le salite senza avere una borraccia, giù
Per le discese con il vento sulla faccia…
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada”
E’ così che canta Frankie hi-nrg in una sua canzone e, a noi che lo abbiamo conosciuto sembra proprio che sia andata così per Vito Taccone il Camoscio d’Abruzzo, che vinse otto tappe del Giro d’Italia, un Giro di Lombardia e altre classiche gare dei ciclismo su strada.
Questa terra, spesso ingrata e che non sempre conserva giusta memoria della sua storia e della storia dei suoi uomini, fa un’eccezione per Vito Taccone e si appresta a celebrarlo, ancora una volta, come quando alzandosi dal sellino e pigiando forte sui pedali, tagliava traguardi e vinceva.
E la storia raccontata dal Falcone non è una storia edulcorata, ma una storia rude, forte, vera che oggi, forse potrebbe sembrare impossibile sia stata vissuta. Storia di vittorie, cadute, spallate e cazzotti, appunto, come scrive l’editore.
Il libro è costruito proprio come un lungo giro, non d’Italia ma della vita del Camoscio. Ventotto capitoli che danno ragione e memoria di quel che fu e di quel che diventò Vito Taccone.
Garzone di fornaio, usava la bicicletta per la consegna del pane; faticosamente attraversò tutte le fasi fino ad approdare al Giro d’Italia di cui conseguì, nella sola edizione del 1963, cinque vittorie di tappa e poi ancora vittorie fino ad arrivare a fianco di Sergio Zavoli che lo volle sempre accanto a sé nella trasmissione dedicata al ciclismo “Il processo alla tappa”.
E poi ancora a pedalare per seguire la sua strada che, lo porterà ad essere marito e padre e poi, a compimento della carriera agonistica, ad inventarsi imprenditore e quindici anni fa al compimento della sua vita, a causa di un infarto, mentre era al centro di un’intricata questione giudiziaria.
“Vito Taccone è stato genio e sregolatezza, ha dato tutto per il suo sport ma non si è fermato una volta sceso dalla bicicletta, e sebbene nella sua vita ne abbia combinate un po’ anche al di sopra delle righe, certamente ha lasciato di sé un ricordo indelebile” dice di lui Federico Falcone; l’aver cercato e trovato aneddoti, storie e testimonianze, per lo più inediti ma fortemente rappresentativi del personaggio Vito Taccone, hanno consentito al giornalista di comporre un libro singolare e appassionato; la storia di un uomo che “è stato soprattutto un simbolo di riscatto e di speranza per il futuro di un’intera regione” prosegue Falcone che, nel finale del libro, inserisce una sincera e appassionata lettera che il figlio di Vito Taccone, Cristiano, scrive al padre.
L’evento si svolgerà nel rispetto delle norme anticovid.