Volevano fare un rave-party alla “Pineta Cerquelle” vicino L’Aquila. Ma Polizia e Carabinieri hanno chiuso tutto prima di iniziare
Sventato un altro raduno no autorizzato che si sarebbe dovuto svolgere nella stessa località
L’AQUILA – Volevano fare un grande “Rave-Party” in una zona vicino L’Aquila, ma l’intervento di Polizia e Carabinieri ha fatto spegnere gli amplificatori e fatto saltare il piano.
La vicenda è di ieri pomeriggio quando alle forze dell’ordine è giunta la notizia che alcuni ragazzi avrebbero avuto l’intenzione di organizzare un rave party vicino alla città.
Al raduno erano attesi partecipanti provenienti un po’ da tutte le regioni d’Italia e anche dall’estero.
Carabinieri e Polizia, con servizi di vigilanza e osservazione, hanno visto camper e auto, parcheggiati in località “Pineta Cerquelle”, a S. Pio delle Camere, da dove proveniva musica ad alto volume.
Sul posto sono intervenuti oltre 30 poliziotti e carabinieri che hanno constatato la presenza di circa 100 persone.
Queste avevano appena iniziato a festeggiare, consumando bevande alcoliche e ascoltando musica attraverso un impianto di amplificazione appositamente installato.
Dopo una fase di mediazione, nella quale sono stati identificati i partecipanti, alcuni noti alle Forze di polizia, gli uomini delle forze dell’ordine sono riusciti a far desistere gli organizzatori.
Di conseguenza hanno ordinato al gruppo di allontanarsi dal luogo prescelto per l’evento, e a sgomberare l’area dalle attrezzature sonore appena montate.
Ma non finisce qui. L’intervento congiunto di Polizia e Carabinieri, infatti, ha permesso di accertare l’organizzazione di un raduno non autorizzato, denominato “Mountain Revers”.
Questo secondo raduno si sarebbe dovuto svolgere il prossimo fine settimana proprio in località “Pineta Cerquelle” di San Pio delle Camere e che avrebbe richiamato una grande quantità di persone.
Sono stati, quindi, intensificati i controlli sulle strade attorno alla località interessata, al fine di prevenire l’organizzazione di eventi non autorizzati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
È, infine, in corso di valutazione la posizione degli organizzatori dell’evento che non ha avuto alcuna autorizzazione da parte del Comune, titolare dell’area dove si stava tenendo la festa.