Volti e anime nel bar Ju spacc’ di Fontecchio: mostra di acquerelli dell’argentino Bruno Morello
FONTECCHIO – Un gesto di affetto e vicinanza, una manifestazione di compaesanità, un esercizio di bravura: fino al 28 dicembre, nel bar Ju spacc’ di Fontecchio, in provincia dell’Aquila, è possibile visitare la mostra di ritratti con la tecnica dell’acquerello, a firma dell’artista argentino Bruno Morello, che da circa un anno vive nel piccolo comune in provincia dell’Aquila.
Soggetti delle opere i frequentatori dello stesso bar, l’unico del paese, i componenti della storica banda musicale di Fontecchio, Armonie sirentine, ma anche i nuovi abitanti, e avventori occasionali.
Bruno Morello è un artista di strada, musicista, pittore e muralista. Dal 2015 è in viaggio attraverso l’America Latina e l’Europa, e ha realizzato interventi sulla strada e in spazi culturali, collegando il repertorio popolare sonoro e grafico dei luoghi percorsi, arrivando nell’estate del 2021 in Abruzzo, dopo essere stato chiamato a partecipare alla manifestazione “Riabitare con l’arte”, e a Fontecchio è rimasto per ora a vivere, prima di riprendere il suo viaggio, partecipando a progetti indipendenti e collettivi, in particolare con il laboratorio condiviso Le officine, dove ha aperto uno studio di serigrafia.
Scrive nella sua recensione Patryk Kaliński, anche lui nuovo abitante di Fontecchio, originario della Polonia: “L’incontro tra la comunità autoctona e la nuova ondata di persone che stanno popolando ulteriormente questo borgo, è qualcosa che ancora si può considerare appeso a un filo sottile e delicato, che ha bisogna di presenza, cura e costanza.
Proprio per questo, Bruno Morello ha voluto, di sua spontanea volontà, realizzare un’esposizione di acquerelli che rappresentano i volti e l’anima, i movimenti, gli interessi e le fatiche delle persone che ha incontrato a Fontecchio.
L’artista, da sempre, muta le prospettive dell’osservatore, trasfigurando il reale attraverso le sue capacità, facendo emergere una sua personalissima e intima visione. In questi ritratti c’è un concentrato di vita che si alimenta della memoria del luogo e si apre al futuro e all’ancora non scritto e colorato. Ogni comunità forte deve essere capace di oltrepassare i confini, aprirsi al mondo, non dimenticando mai quello che c’è stato di bello e di buono nel passato ”
Sono state del resto tante le attività e gli eventi che hanno arricchito questo territorio negli ultimi anni, e che sono state promosse da persone, associazioni, istituzioni, artisti e operatori culturali che hanno attraversato Fontecchio, contribuendo con le loro professionalità e passioni a momenti di cultura, quasi sempre autofinanziandosi.
Prima di Bruno Morello hanno esposto nello stesso bar, l’artista californiano Todd Thomas Brown, il primo a trasferirsi a Fontecchio, vero e proprio pioniere della nuova ondata di abitanti, oltre tre anni fa, fondando il Fontecchio international airport, e poi la talentuosa artista e fotografa Debora Panaccione, originaria di Atina nel Lazio.
Alcune opere delle loro mostre sono rimaste al bar, presenze discrete e permanenti, nella piccola saletta che accoglie i giocatori di carte.
Segno di un passaggio e di un incontro.