Zone economiche ambientali, Fina interroga il ministro Pichetto Fratin sulle misure di sostegno alle imprese. Coinvolti i territori dei tre Parchi nazionali in Abruzzo
ROMA – Un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per fare luce sulle misure di sostegno alle imprese all’interno delle zone economiche ambientali, ovvero i territori dei Parchi nazionali, in Abruzzo quelli del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, del Parco della Maiella, del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise e in prospettiva, se verrà istituito, del Parco della Costa Teatina.
L’interrogazione è stata depositata dal senatore del Partito Democratico Michele Fina, componente della Commissione Ambiente e segretario del Pd Abruzzo.
Fina chiede di sapere “quale quota dei proventi delle aste di competenza del Ministero in relazione al sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra sia stata effettivamente destinata alle misure di sostegno in favore delle micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa all’interno delle zone economiche ambientali, e, nel caso in cui le misure di sostegno ai sensi dell’articolo 4-ter del decreto-legge n. 111 non siano state ancora concesse, in quali tempi il Ministro in indirizzo intenda procedere ad attivarle” e se il ministro “intenda agire, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di rendere strutturali o quantomeno prorogare oltre l’anno 2022 le altre forme di incentivazione previste a favore delle imprese e degli ulteriori soggetti interessati siti entro le ZEA, ovvero se esse resteranno limitate a quanto attualmente previsto”.
Nella premessa si ricorda che “l’articolo 4-ter del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, dispone che il territorio di ciascuno dei parchi nazionali costituisce una zona economica ambientale (ZEA)”, e che il medesimo provvedimento “destina una quota dei proventi delle aste di competenza del Ministero dell’ambiente per gli anni 2020, 2021 e 2022 a contributi in favore delle micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa nei comuni aventi almeno il 45 per cento della propria superficie compreso all’interno di una ZEA, che svolgono attività economiche ecocompatibili”. Sono poi elencate le ulteriori forme di incentivazione, sottolineando che “ad oggi non risultano attivate misure di sostegno a beneficio delle imprese insediate nelle zone economiche ambientali ai sensi del decreto-legge n. 111 che le istituisce”.